Un locale unico per tanti aspetti: per il suo essere un wine resort in una delle isole meno battute della Venezia nativa; per la sua bellezza naturale, che incanta a ogni visita e per ospitare in cucina una coppia Chiara Pavan e Francesco Brutto, che elettrizzano la loro opera più con le loro differenze e i loro contrasti che andando a braccetto. Questo rende Venissa un luogo vivo, ben contrastato, dove ogni volta si scopre qualcosa di nuovo. L'idea di cucina è ambientale, site specific come dicono gli inglesi, parte dai pesci e dalle verdure di quella terra umida e fertile, ricca di biodiversità. Il resto è creazione avanguardista e spesso spiazzante. Elencare i piatti è sforzo inutile, ogni giorno si riparte da zero, ciò che è faticoso ma pure eccitante e creazionista. Tre menu: cinque portate a 125 euro, sette portate a 145, nove portate a 175, con possibili abbinamenti di vino (65, 80 e 95). Accanto un'osteria meno avventurista, per un'esplorazione più quieta della cucina tradizionale veneziana. Carta dei vini ricca di provocazioni, servizio ben rodato. Barca a disposizione per chi lascia l'auto in terraferma.