In meno di due anni questo locale ha conquistato una folta schiera di estimatori, anche non vegetariani. Uno dei motivi fondamentali è quello di offrire una cucina per nulla "restrittiva" ma semplicemente molto attenta agli ingredienti, alla salute e al benessere senza snaturare i sapori e il gusto. Aggiungete una bella presentazione e il gioco è fatto. Il posto è tranquillo e ben arredato, con un piccolo curato dehors; l'accoglienza e il servizio sono all'insegna del garbo e dell'efficienza. La carta, non vasta, è però alquanto stimolante e oltretutto le portate sono ben spiegate, cosa gradita e non molto facile da trovare altrove. Menu per il pranzo di lavoro a 15 euro; in alternativa gustose focacce farcite, come quella con pomodori pelati, finferli, ricotta di Seirass, pomodorini gialli e lattughino di mare. Altrimenti (e lo consigliamo vivamente) si attinge dalla lista. Per noi: il "maxibon" (due vellutate, una di zucca e l'altra di piselli, con verdurine liofilizzate, caviale di cipolla rossa, lemongrass e crescioni freschi); i tortelli di pasta fatta in casa ripieni di peperone liquido con crema di patate agli agrumi e bottarga di tuorlo; i cavolfiori alla vaniglia Bourbon e pepe di Sichuan con croccanti di polenta, aglio candito e tartufo nero. Dolci all'altezza; entrée e pre dessert offerti. Adeguata la scelta di vini.