Un indirizzo che non può mancare nell'agenda degli appassionati di vino, protagonista assoluto con circa 600 referenze diverse, provenienti principalmente da Italia e Francia, ma anche da Germania, Austria, Ungheria e Slovenia, tutte di piccoli produttori, con grande spazio ai vini naturali, da viticoltura biologica e pratiche biodinamiche. La proposta gastronomica in accompagnamento, a cavallo fra Piemonte e Sicilia, non sfigura affatto, anzi convince e diverte. A partire dagli antipasti, con la classica carne cruda battuta al coltello e l'insalata di aringa, finocchi e arance. Per proseguire, spaghetti alla chitarra con tonno all'arancia e pepe rosa, agnolotti di fonduta e cavolfiori, involtino di lonza di maiale alla messinese con patate al forno e sarde a beccafico & chips. Buoni anche il pane e i dolci. Per l'ora dell'aperitivo (dalle 18 alle 20), tapas e taglieri; per il pranzo, una formula economica dedicata. Infine, volendo, c'è un menu degustazione a 29 euro. Ambiente carino, arredato in modo essenziale, con scaffalature ovunque ricolme di bottiglie; servizio informale e disponibile.