Il locale è in una traversa di via Po, è carino, a due livelli, non molto grande e arredato con tavoli di legno. In estate è disponibile un dehors con pochi tavoli. La cucina è a vista, l'atmosfera piacevole, il servizio attento e disponibile. Le proposte sono sostanzialmente regionali, a partire dal piatto che dà nome al ristorante, qui in una versione particolarmente felice. In carta, comunque, poche proposte ma ben fatte, come i tajarin di 36 tuorli d'uovo, gli agnolotti di coniglio e nocciole, il cosciotto di maialino al forno, la guancia brasata. Golosi dolci al cucchiaio, gelati e sorbetti in chiusura. Carta dei vini (ospitati in una splendida antica cantina) ragionata e intelligente, con un'amplissima scelta di etichette in mescita. Disponibile anche qualche buona birra. Menu degustazione a 35 euro.