LA VIGNA | Terra rossa, argilla mista a calcare. Qui troviamo vecchi alberelli pugliesi, nella zona classica di Manduria, lavorati con una cura incredibile e bassissime rese produttive, parliamo di circa 20 quintali per ettaro. Le piante hanno fino a 100 anni, ad altissima densità d’impianto, le piccole parcelle vengono vinificate separatamente poi assemblate per l’ES. Per l’ES Red, invece, viene utilizzata la parcella che tra gli assaggi settimanali spicca di più: “una ricerca puramente emozionale, non per forza la migliore o la più precisa, ma qualcosa che ci colpisce, che ha una forza istintiva maggiore”, ci dice Gianfranco. Solo quando scatta quell’emozione viene prodotta la selezione. Le uve maturano in barrique per 12 mesi (50% nuove e 50% di secondo passaggio, la tostatura è leggera), infine affina per altri 18 mesi in vetro. Ora Es Red è ora pronto per lasciare la cantina.
LA PERSONA | Il completamento della cantina, costruita in mezzo ai vigneti, festeggia degnamente la maggiore età dell'azienda di Gianfranco Fino e Simona Natale, fondata nel 2004. In questi anni hanno saputo proporre una lettura del primitivo fatta di grande intensità e articolazione, legata a un lavoro in vigna che predilige rese molto basse, ottenendo risultati apprezzati in ogni parte del mondo. Pochi numeri, grande qualità. I vigneti aziendali sono ad alberello, tenuti come veri e propri giardini. Vi ricordiamo la disponibilità in cantina di 5 eleganti suite per un’esperienza enologica a tutto tondo, oltre a una sala degustazione/ristorante per immergersi completamente nei sapori di un territorio che ha picchi di sapore autentici e sorprendenti.
IL VINO | Un vino che prima di tutto fa pensare. Perché è un Primitivo che riesce a condensare due dimensioni opposte, austerità ed opulenza, in una trama originale e sfaccettata. In più, in un’annata non certo sfavillante nel territorio nazionale, ma non solo. Le prime sensazioni sono fortemente legate alla terra, con suggestioni di radici, cuoio ed echi di essenze balsamiche e resine. Sullo sfondo note mature di amarene e ciliegia sotto spirito, quindi il corredo speziato fine su più livelli: pepe, liquirizia e cannella. La bocca abbina una materia generosa e abbondante in un andamento rigoroso e austero, con una trama tannica molto incisiva e profonda, per un vino caldo, ritmato dalle spezie e da un contrasto tra dolcezza di frutto e una struttura possente, con sensazioni di mandorla tostata, richiami piccanti e quasi agrodolci che si rilanciano. Ha dentro un mondo, da aspettare lentamente, il picco arriverà non prima di 5-7 anni.