LA VIGNA | Piccola parcella che fa parte della Vigna Le Pievi, allevata a Guyot e dislocata a 50 metri sul livello del mare. L'amore per il Sangiovese da parte di Fabio Motta è noto e Lo Scudiere vuole essere un tributo al rinomato rosso Il Cavaliere prodotto a Bolgheri da Michele Satta. D'altronde Fabio col sangiovese ci ha sempre lavorato e infine ha deciso di produrne uno in purezza. Il terreno è sabbioso e argilloso sedimentario, l'esposizione è a Sud-Ovest.
LA PERSONA | "Fabio Motta è uno dei giovani vignaioli più interessanti di Bolgheri, capace di un percorso chiaro e sempre più convincente." Così recitava la Guida dei Vini 2019 e ora, a distanza di 4 anni, possiamo dire che quel tracciato si è ancora più definito grazie alla nuova cantina in cui Fabio può lavorare in serenità, dando armonia a un operato in vigna di grande valore. La sua storia parte da una laurea in agraria e dall'esperienza fondamentale con Michele Satta, che Fabio reputa il suo grande mentore. Poi l'acquisto delle prime vigne che lo portano ad avere ora poco meno di 10 ettari vitati, sia in località Pievi (zona dedicata alle uve rosse) sia a Fornacelle dove si coltivano le bianche, vermentino in testa. Accanto ai vitigni bordolesi Fabio non ha mai nascosto il suo amore per il sangiovese.
IL VINO | Lo Scudiere è il sangiovese in purezza di casa Motta, arriva da piante di vent'anni di proprietà. Le uve sono raccolte a mano in piccole casse, il 25% non viene diraspato, fermentano in tini di legno tronco conici da 30 ettolitri. Nel bicchiere colpisce subito. Il naso è complesso e sfaccettato e offre sia le note più tipiche della varietà (con un tocco di scorza d'arancio molto affascinante) fino ad arrivare a sensazioni più mediterranee, come erbe, tocchi iodati e di macchia. La bocca ha stoffa e carattere da vendere, il tannino non manca ma dà ritmo e scandisce il sorso, l'alcol è integrato alla perfezione e regala una bella morbidezza che sfuma in sapidità e un allungo finale da manuale.