LA VIGNA | L’Orpicchio è un progetto che nasce nel 2009 dopo aver selezionato e studiato alcuni biotipi di trebbiano già presenti in cantina. Grazie all’esame del dna è stato individuato il vitigno, che è stato riprodotto in un singolo vigneto dedicato. Siamo a Vinci, in provincia di Firenze, dopo la raccolta manuale le uve vanno incontro a una criomacerazione per poi fermentare in vasche di accio per un mese; il vino matura tonneau di rovere francese per 12 mesi, per poi affinare in bottiglia per almeno altri 6 mesi.
LA PERSONA | L'azienda viene gestita con passione e intraprendenza da Veronica Billeri e Francesco Passerin d'Entreves, coppia sul lavoro e nella vita, che seguono l'attività produttiva, ma anche quella ricettiva delle proprietà di famiglia; in questa zona, la tradizione vitivinicola risale alla fine del ‘700, come testimoniano gli scritti del poeta Renato Fucini, spesso ospite della villa medicea, al centro della tenuta di caccia dei signori di Firenze. Sangiovese, colorino, cabernet sauvignon, vermentino, oripicchio (un biotipo di trebbiano) le uve che producono vini con nomi che rimandano ai titoli delle novelle di Fucini.
IL VINO | A quattro anni dalla vendemmia nel bicchiere ritroviamo una freschezza impressionante, con un colore ancora molto scarico e brillante. I profumi giocano con l’anice e la mandorla, ma anche sensazioni di arbusti marini, frutto giallo e pepe bianco. La bocca stuzzica con la sua sapidità, corpo deciso, con una vibrante freschezza di stampo agrumato. Parte piano e delicato, chiude in un crescendo di spezie, canfora e zenzero. Davanti a sé ha almeno 10 anni gloriosi di evoluzione.